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La colangite biliare primitiva (CBP) è una malattia autoimmune del fegato con incidenza maggiore nel sesso femminile con un rapporto femmine:maschi di 9:1. Studi epidemiologici a livello globale stimano che sia affetta da CBP 1 donna ogni 400 sopra I 40 anni. I pazienti affetti da CBP devono assicurarsi di assumere la giusta dose di farmaco in base al loro peso corporeo. Devono pertanto monitorare il loro peso, da cui dipende il dosaggio giornaliero di acido ursodesossicolico, attualmente la prima linea di terapia, e tenere monitorati gli esami epatici.
Ad oggi ci sono due terapie registrate che possono rallentare la progressione della malattia: l’acido ursodesossicolico e l’acido obeticolico. Tuttavia, per alcuni pazienti è ancora difficile accedere a queste terapie salvavita. I pazienti con una buona risposta all’acido ursodesossicolico hanno un’aspettativa di vita comparabile a quella della popolazione generale.
Quando la risposta alle terapie è inadeguata la CBP può evolvere portando il paziente alla necessità di trapianto o a morte prematura. E’ fondamentale per i pazienti affetti da CBP tenere sotto controllo i numeri della malattia, quali esami e un corretto dosaggio terapeutico, al fine di consentire un maggiore controllo della malattia stessa.