Molti pazienti con malattie autoimmuni hanno dubbi sulla sicurezza della vaccinazione anti-influenzale e pongono al medico dei quesiti ai quali pensiamo di dare una risposta precisa.
A cura della Prof.ssa Annarosa Floreani
Consulente Scientifico per Epatologia IRCCS Negrar, Verona
Studioso Senior Università di Padova
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1. Perché la vaccinazione anti-influenzale per la stagione 2020-21 è fortemente raccomandata?
Per facilitare la diagnosi differenziale dei sintomi da infezione da COVID-19 nelle fasce di età a maggior rischio. Per questo c’è la disponibilità alla vaccinazione gratuita anche nelle fasce di età tra 60 e 64 anni.
2. Quali sono le indicazioni prioritarie alla vaccinazione?
- Soggetti di età superiore a 65 anni
- Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni con rischio di complicanze da influenza (soggetti con broncopatia cronica ostruttiva, malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, neoplasie, epatopatie croniche)
- Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano al secondo o al terzo trimestre di gravidanza
- Familiari di soggetti ad alto rischio
- Personale sanitario
- Forze dell’ordine
- Soggetti trapiantati o in lista d’attesa
3. La vaccinazione anti-influenzale è sicura oppure c’è il rischio di scatenare una malattia autoimmune del fegato o di aggravarla?
Il vaccino anti-influenzale stagionale non contiene virus viventi, bensì soltanto gli antigeni di superficie del virus influenzale, quindi la vaccinazione è sicura anche nelle persone immunodepresse (per effetto di terapie immunosoppressive o di altre patologie). Dal punto di vista teorico è possibile che un vaccino possa produrre autoimmunità. Tuttavia studi controllati e rigorosamente condotti hanno escluso una relazione causale fra vaccini e sviluppo di malattie autoimmuni. Infatti nel sistema immunitario sono presenti efficaci meccanismi di controllo che prevengono l’autoimmunità.
Inoltre la somministrazione di vaccino in pazienti affetti da autoimmunità non provoca peggioramento dei sintomi. Va tenuto presente però che nei pazienti con malattie autoimmuni vi è una potenziale riduzione della immunogenicità dei vaccini dovuta alla malattia in sé piuttosto che alle terapie.
4. Quali sono le controindicazioni alla vaccinazione anti-influenzale?
- Neuriti, neuropatie periferiche
- Precedente reazione allergica grave
- Sindrome di Guillain-Barrè entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose vaccinale
- Alto livello di immunodepressione (consultare il medico curante)
5. Quali sono gli altri vaccini che sono consigliati ai pazienti con malattie autoimmuni del fegato?
La vaccinazione anti-pneumococco negli adulti con età superiore a 65 anni
6. Quali sono i vaccini sconsigliati ai pazienti con epatopatie autoimmuni?
Quelli con vaccino vivo attenuato: es. anti-varicella e anti-herpes zooster
7. Se prescritti si possono fare i vaccini anti-epatite A o anti-epatite B?
Si perché sono vaccini inattivati
Per saperne di più: www.salute.gov.it